EMISSIONI

Martedì 16 gennaio il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva nuove norme per ridurre al minimo le emissioni dei gas a effetto serra più inquinanti, in linea con gli obiettivi climatici. Con 457 voti favorevoli, 92 contrari e 32 astensioni, gli eurodeputati hanno approvato un accordo raggiunto con il Consiglio per ridurre ulteriormente le emissioni di gas fluororati. Nel testo si prevede una totale eliminazione graduale di idrofluorocarburi (in inglese hydrofluorocarbons, HFCs) entro il 2050, compresa una traiettoria di riduzione della quota di consumo dell'UE tra il 2024 e il 2049.

GREENWASHING

Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo a una direttiva che migliorerà l'etichettatura dei prodotti e vieterà l'uso di dichiarazioni ambientali fuorvianti. La direttiva approvata mercoledì 17 gennaio con 593 voti favorevoli, 21 contrari e 14 astensioni mira a proteggere i consumatori da pratiche di commercializzazione ingannevoli e ad aiutarli a compiere scelte di acquisto più informate. A tal fine, saranno aggiunte all'elenco UE delle pratiche commerciali vietate una serie di strategie di marketing problematiche legate al cosiddetto greenwashing (ambientalismo di facciata) e all'obsolescenza precoce dei beni.

STREAMING

Mercoledì 17 gennaio il Parlamento europeo ha adottato una serie di proposte per garantire che il settore dello streaming musicale sia equo e sostenibile e per promuovere la diversità culturale. In una risoluzione non vincolante approvata con 532 voti favorevoli, 61 contrari e 33 astensioni, gli eurodeputati hanno chiesto di affrontare lo squilibrio esistente nell'assegnazione dei ricavi nel mercato dello streaming musicale, che lascia alla maggioranza degli autori, degli interpreti e degli esecutori un compenso molto basso. Si chiede un nuovo quadro giuridico dell'UE per regolamentare il settore, settore al quale attualmente non si applicano norme comunitarie anche se i servizi di streaming sono divenuti il principale strumento di fruizione della musica.

SUMMIT

Mercoledì 17 gennaio mattina gli eurodeputati hanno discusso del Consiglio europeo di dicembre, del prossimo vertice straordinario del 1° febbraio e hanno valutato la situazione in Ungheria. Il ministro degli Esteri Hadja Lahbib, a nome della presidenza belga del Consiglio dell'UE, ha espresso la speranza che il 1° febbraio i 27 Stati membri raggiungano un accordo sulla riforma del bilancio a lungo termine dell'UE, che fungerà da base per trattative con il Parlamento. Per quanto riguarda l'Ungheria, ha affermato che la Presidenza continuerà a lavorare sulla procedura in corso ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, e ha annunciato che una nuova udienza con l'Ungheria avrà luogo a giugno. Ha sottolineato che valutare l'attuazione delle riforme da parte delle autorità ungheresi – per consentire lo scongelamento dei fondi UE – è compito della Commissione.