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Nicola Zingaretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 richiamando lo spirito originario del progetto europeo e invitando i governi ad aprire una nuova stagione di cambiamento. Denuncia il ritorno del nazionalismo, alimentato dal malessere sociale, e lo contrappone a una visione federale dell’Europa fondata su innovazione, coesione sociale, politica estera comune e difesa europea condivisa. “La paralisi è il vero pericolo: serve un’Europa che torni a essere protagonista, non una parola vuota per non agire.”

Nicola Zingaretti chiede un’Europa coraggiosa contro il ritorno del nazionalismo

Elisabetta Gualmini interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 ottobre 2025 parlando della crisi del settore automobilistico, colpito da transizione elettrica, concorrenza cinese e dazi statunitensi. Ribadisce la necessità di non arretrare sugli obiettivi climatici fissati, come lo stop ai motori termici dal 2035, ma chiede maggiore flessibilità e pragmatismo. Invita a ripensare il principio di neutralità tecnologica per permettere all’industria europea di innovare senza perdere posti di lavoro, salari e diritti. “Non possiamo arrenderci all’ideologia né restare fermi allo status quo.”

Elisabetta Gualmini: sostenere l’auto elettrica senza rinunciare a clima, salari e diritti

Camilla Laureti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 sottolineando l’importanza di sostenere gli agricoltori con regole più chiare e meno burocrazia, ma senza rinunciare alle tutele ambientali e sociali. Critica le destre per il tentativo di eliminare la condizionalità sociale e avverte che semplificazione non può significare deregolamentazione. Esprime preoccupazione per le nuove proposte della Commissione che, oltre a prevedere meno fondi, rischiano di trasformare la PAC in una somma di politiche nazionali, snaturandone il senso europeo.

Camilla Laureti difende la PAC come politica europea, non nazionale

Dario Nardella interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 chiedendo una semplificazione concreta della PAC che alleggerisca la burocrazia e restituisca tempo e dignità agli agricoltori, senza però indebolire la condizionalità sociale. Sostiene l’introduzione dei contratti scritti obbligatori per riequilibrare i rapporti nella filiera alimentare e garantire un reddito agricolo equo. Apprezza inoltre le modifich

Dario Nardella per una PAC più semplice e giusta, senza rinunciare alla condizionalità sociale

Lucia Annunziata interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 ottobre 2025 sottolineando la necessità di affrontare con urgenza il tema della difesa comune, alla luce delle nuove minacce e del cambiamento del paradigma bellico segnato dai droni e dalla guerra digitale. Invita a costruire una strategia europea integrata e non offensiva, ispirata all’articolo 11 della Costituzione italiana, che rifiuta la guerra

Lucia Annunziata invita l’Europa a prepararsi a difendersi senza rinunciare ai suoi valori

Annalisa Corrado interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 denunciando il disastro umanitario in corso a Gaza, che definisce il risultato di scelte politiche disumane e non una fatalità. Chiede all’Europa di riconoscere il genocidio denunciato dalle Nazioni Unite, di sospendere gli accordi di associazione con Israele e di sostenere un vero processo di pace basato sul riconoscimento della Palestina. Ricorda le vittime civili, israeliane e palestinesi, e rivendica il ruolo della flottiglia Global Sumud come tentativo legittimo di aiuto umanitario bloccato illegalmente.

Annalisa Corrado chiede all’Europa di fermare il massacro a Gaza e agire per la pace

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 ottobre 2025 rilanciando la proposta di un’Europa più autonoma e forte nel settore digitale. Appoggia l'iniziativa Apply AI della Commissione e l'AI Continent Plan, ma chiede la creazione di un'autorità europea per il digitale che rafforzi l'efficacia delle regole e tuteli cittadini e imprese dai rischi dell’intelligenza artificiale. Per Benifei, servono istituzioni più coese, riformate e libere dai veti per proteggere diritti, sicurezza e competitività nel nuovo scenario globale.

Brando Benifei chiede più ambizione digitale: serve un’autorità europea per l’IA

Stefano Bonaccini interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 ribadendo il sostegno al settore agricolo, messo in difficoltà da crisi geopolitiche, concorrenza sleale e volatilità dei prezzi. Sottolinea due priorità: sostenere la redditività delle aziende agricole e rafforzare la cooperazione tra agricoltori. Valuta positivamente i testi in discussione, che riducono i vincoli burocratici e promuovono trasparenza contrattuale. Con emendamenti mirati, Bonaccini chiede etichette più chiare sull’origine delle materie prime per tutelare produttori e consumatori.

Stefano Bonaccini difende gli agricoltori: meno burocrazia, più valore al lavoro

Annalisa Corrado interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 6 ottobre 2025 denunciando la violenta intercettazione della Global Sumud Flottiglia in acque internazionali. Oltre 400 attivisti, tra cui cittadini europei ed europarlamentari, sono stati trasferiti forzatamente in Israele, privati di diritti fondamentali e maltrattati. Corrado richiama al rispetto del diritto internazionale e ribadisce che non si tratta di simpatie politiche, ma di difesa della democrazia, dei canali umanitari e della dignità delle istituzioni europee.

Annalisa Corrado denuncia la violenza sulla flottiglia umanitaria e difende la democrazia

Pierfrancesco Maran interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 denunciando la frammentazione del mercato unico europeo. Ricorda che il 30% degli unicorni nati in Europa si trasferisce all’estero, non per mancanza di talento, ma per carenza di integrazione. Maran chiede regole comuni, una vera Unione dei mercati dei capitali e meno burocrazia per permettere alle imprese innovative di crescere nel continente. “L’Europa deve essere una sola per chi vuole investire, non 27 Paesi con 27 sistemi diversi.”

Pierfrancesco Maran: basta 27 mercati, serve un’Europa davvero unica per innovare

Alessandra Moretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 denunciando le drammatiche conseguenze del terremoto in Afghanistan, dove oltre 2.000 persone hanno perso la vita, molte delle quali donne lasciate morire sotto le macerie a causa delle leggi imposte dai talebani. Alle donne è vietato lavorare e ricevere assistenza medica da uomini, anche in situazioni d’emergenza. Moretti definisce questa realtà un vero e proprio apartheid di genere e chiede che venga riconosciuto come crimine nel diritto internazionale e nella coscienza giuridica europea.

Alessandra Moretti: in Afghanistan è in atto un apartheid di genere

Pina Picierno interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 7 ottobre 2025 ricordando l’orrore dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e il dramma ancora vivo degli ostaggi. Richiama anche la strage del 9 ottobre 1982 alla sinagoga di Roma, in cui fu ucciso il piccolo Stefano Gai Taché. Picierno sottolinea che combattere ogni forma di antisemitismo è un dovere morale e civile, condizione necessaria per difendere la libertà e la democrazia contro ogni forma di odio e giustificazione del terrore.

Pina Picierno: combattere l’antisemitismo è difendere la democrazia

Antonio Decaro interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025, in occasione del voto finale sul SIBAM, ribadendo che il Green Deal è non solo un piano ambientale, ma anche uno strumento per rafforzare la competitività delle imprese. Sottolinea l’importanza delle modifiche approvate, che semplificano le regole per il 90% degli importatori responsabili solo dell’1% delle emissioni, concentrando gli sforzi sui grandi inquinatori. Invita a votare con unità per difendere ambiente, imprese e la sovranità industriale dell’Europa.

Antonio Decaro: il Green Deal è anche una strategia per difendere le imprese europee

Antonio Decaro interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 illustrando la riforma del regolamento SIBAM, che punta a coniugare ambizione climatica e semplificazione per le piccole imprese. La nuova soglia di 50 tonnellate annue di importazioni esenterà il 90% degli operatori minori, concentrando l’azione sui grandi inquinatori. Decaro rivendica un approccio pragmatico e unitario, in linea con gli obiettivi del Green Deal, per proteggere ambiente, competitività e occupazione in un contesto internazionale sempre più ostile alle regole ambientali.

Antonio Decaro difende il SIBAM per un’Europa più verde e competitiva

Sandro Ruotolo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 10 settembre 2025 raccogliendo l’allarme della presidente von der Leyen sulla disinformazione e chiedendo un “Democracy Shield” fondato su due pilastri: libertà di stampa e difesa del voto. Denuncia lo spionaggio ai danni dei giornalisti, l’influenza indebita dei governi sui media e il ruolo opaco delle grandi piattaforme digitali come X. “Non possiamo accettare che chi controlla i social manipoli le nostre democrazie. La trasparenza è la spina dorsale dell’Europa.”

Sandro Ruotolo: serve uno scudo democratico fatto di libertà di stampa e trasparenza digitale

Stefano Bonaccini interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 10 settembre 2025 criticando duramente l’indagine antidumping della Cina sull’export europeo di carne suina, vista come una rappresaglia legata alla disputa sulle auto elettriche. Avverte del rischio di crollo dei prezzi per gli allevatori già colpiti dalla peste suina africana e chiede un’azione diplomatica urgente. Propone un piano di promozione dell’agroalimentare europeo e sollecita nuovi accordi strategici per rafforzare il peso geopolitico dell’UE nel mondo.

Stefano Bonaccini: dazi cinesi ingiusti, l’Europa difenda gli agricoltori e il suo ruolo globale

Elisabetta Gualmini interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 10 settembre 2025 denunciando i dazi anti-dumping imposti dalla Cina fino al 62% sull’importazione di carne suina europea, che colpiscono duramente gli agricoltori europei con perdite stimate attorno ai 2 miliardi di dollari. Gualmini definisce la misura una ritorsione politica e un attacco al sistema multilaterale. Di fronte anche ai dazi alimentari imposti dagli Stati Uniti, chiede un’Unione Europea più forte, coesa e politica, capace di difendersi e contare nello scenario globale.

Elisabetta Gualmini: dazi cinesi ingiusti, l’UE non sia ostaggio delle superpotenze

Alessandra Moretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’11 settembre 2025 denunciando l’impatto diseguale del cambiamento climatico sui cittadini europei, in particolare sui più fragili. Ricorda le ondate di caldo estremo e chiede interventi strutturali per mitigare gli effetti delle crisi ambientali. Propone investimenti nell’edilizia popolare, nell’ammodernamento delle abitazioni e in una progettazione urbanistica sostenibile, per rendere le città europee più vivibili e resilienti. “Servono fondi adeguati per tutelare ambiente e qualità della vita.”

Alessandra Moretti: città più vivibili contro il clima che cambia

Sandro Ruotolo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 denunciando la grave situazione della libertà di stampa in Serbia, dove giornalisti sono vittime di minacce, violenze e repressione. Cita i dati allarmanti di Reporter Sans Frontières e della Federazione Europea dei Giornalisti, e segnala la chiusura o il rischio chiusura di media indipendenti come Al Jazeera e Radio Free Europe. Ruotolo avverte che non può esserci adesione all’Unione Europea senza il rispetto dei diritti fondamentali, a partire dalla libertà di informazione.

Sandro Ruotolo: senza libertà di stampa, la Serbia non può entrare in Europa

Alessandra Moretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 sottolineando la svolta storica segnata dalle proteste civili in Serbia. Denuncia le repressioni, i licenziamenti politici, la censura dei media e le irregolarità elettorali attuate dal governo serbo. Chiede che l’Unione Europea sostenga i valori democratici e non governi autoritari, ribadendo la speranza di accogliere una Serbia finalmente libera e pienamente europea. “Non si può tornare indietro: è tempo di una Serbia nuova.”

Alessandra Moretti: l’UE sostenga la Serbia democratica, non la repressione

Giuseppe Lupo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 denunciando l’impatto devastante degli incendi in Italia, con 35.000 ettari bruciati solo nel 2025, colpendo anche aree protette in Sardegna e Sicilia. Sottolinea il ruolo del cambiamento climatico e chiede una nuova strategia europea basata sulla prevenzione. Propone un piano che garantisca occupazione stabile e qualificata a forestali e Vigili del Fuoco, supportati da tecnologie avanzate. Ringrazia gli operatori per il loro impegno quotidiano nella difesa dell’ambiente e della sicurezza collettiva.

Giuseppe Lupo: servono prevenzione e risorse per fermare gli incendi in Europa

Irene Tinagli interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 sottolineando il ruolo cruciale dei fondi di coesione per affrontare l’emergenza abitativa. Ricorda che, senza strategie chiare, condizionalità efficaci e tempi certi, anche le risorse più cospicue rischiano di arrivare tardi o male. Tinagli critica la centralizzazione delle decisioni a livello nazionale, ribadendo l’importanza di lasciare spazio agli amministratori locali, che meglio conoscono i bisogni reali dei cittadini. “Non basta la parola: servono fatti e programmazione”.

Irene Tinagli: casa e coesione, servono strategie efficaci e risorse ai territori

Nicola Zingaretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 10 settembre 2025, durante il dibattito sullo stato dell’Unione, lanciando un appello contro la deriva nazionalista che minaccia il progetto europeo. Denuncia i tagli al bilancio, la mancanza di coraggio sugli investimenti comuni e la debolezza politica come segnali di una pericolosa inversione di rotta. Chiede alla presidente von der Leyen di rappresentare con più forza l’unità europeista e rilanciare un’Unione fondata su coesione sociale, integrazione e democrazia.

Nicola Zingaretti: il vero nemico dell’Europa è il nazionalismo che divide

Lucia Annunziata interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 per spiegare perché oggi è necessario difendere il popolo palestinese. Denuncia l’inefficacia della guerra a Gaza anche per Israele, che dopo due anni di offensiva non ha sconfitto Hamas, e rilancia le voci di chi in Israele stesso chiede la pace. Annunziata affronta con forza il nodo del genocidio: anche evitando quella parola, afferma, i fatti restano. Per questo il gruppo SD ha scelto di nominarlo, per verità, giustizia e responsabilità.

Lucia Annunziata su Gaza: non possiamo più tacere la parola genocidio

Matteo Ricci interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 settembre 2025 a sostegno del nuovo regolamento sui veicoli a fine vita. Apprezza l’impegno per obiettivi più ambiziosi sul riciclo, il design sostenibile e l’uso di materiali riciclati nei nuovi veicoli. Sottolinea l'importanza del passaporto dei veicoli, della responsabilità estesa del produttore e del diritto alla riparazione. Ricci denuncia anche il fenomeno delle “autofantasma”, esportate illegalmente, e auspica un rapido accordo con il Consiglio per una vera economia circolare nell’automotive.

Matteo Ricci: più riciclo e trasparenza per un’automotive davvero circolare

Pierfrancesco Maran interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 settembre 2025 sostenendo il nuovo regolamento sui veicoli a fine vita, che punta a contrastare le esportazioni e gli smantellamenti illegali di oltre 3 milioni di auto ogni anno. La norma rafforza l’economia circolare, valorizza il ruolo di demolitori e riciclatori, e introduce l’obbligo di plastica riciclata nei nuovi veicoli. Maran evidenzia anche i benefici per i consumatori, con auto più riparabili e pezzi di ricambio più accessibili, e per l’occupazione nel settore del riciclo e della mobilità sostenibile.

Pierfrancesco Maran: con la nuova legge sui veicoli fine vita vincono ambiente e lavoro

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 settembre 2025 a sostegno del rinnovo del mandato dell’Internet Governance Forum (IGF). Difende il modello multilaterale e inclusivo che coinvolge governi, società civile, imprese e comunità tecnica per prevenire frammentazioni e derive autoritarie nella gestione del web. Benifei sottolinea il ruolo chiave dell’IGF, ribadito nell’ultima edizione in Norvegia, e invita l’ONU a rafforzarne le risorse per affrontare le sfide globali legate a intelligenza artificiale, disinformazione e responsabilità delle piattaforme.

Brando Benifei per una governance globale e inclusiva di Internet

Giuseppe Lupo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo dell’8 settembre 2025 sostenendo con forza le indicazioni del rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività dell’Europa. Invoca più investimenti pubblici e privati, anche attraverso l’uso di debito comune “buono”, per finanziare priorità strategiche e aumentare la produttività. Lupo sottolinea l’urgenza di combattere le diseguaglianze sociali, territoriali e di genere, e chiede di trasformare il rapporto Draghi in un’agenda politica concreta per la crescita sostenibile.

Giuseppe Lupo: più investimenti e debito comune per la competitività europea

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 9 settembre 2025 denunciando il fallimento delle aperture verso Vladimir Putin e l’assenza di un cessate il fuoco. Condanna l’attacco su Kyiv e chiede un’azione concreta: utilizzare gli asset russi congelati per sostenere l’Ucraina e superare le divisioni interne all’UE. Invita la comunità internazionale a costruire una pace giusta e duratura, fondata sul diritto e sul rispetto della sovranità ucraina, contro la logica delle sfere di influenza e della violenza autocratica.

Brando Benifei sull’Ucraina: basta illusioni, Putin va fermato con i fatti

Dario Nardella interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 10 luglio 2025 esprimendo forte contrarietà ai possibili tagli al bilancio pluriennale destinato alla politica agricola comune. Denuncia i rischi per la redditività degli agricoltori, la sicurezza alimentare e lo sviluppo delle aree regionali. Si oppone anche alla riduzione dell’autonomia legislativa in materia agricola e sostiene una PAC sostenibile, attenta ai piccoli agricoltori, ai consumatori e alla qualità delle filiere. Ribadisce il valore strategico dell’agricoltura nell’integrazione europea.

Dario Nardella difende la PAC: no ai tagli, l’agricoltura è un pilastro europeo

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