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Set

Riforma fondi di coesione: reindirizzare i finanziamenti verso nuovi settori

La revisione intermedia dei fondi di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo di coesione e Fondo per la transizione giusta) è stata approvata con 440 voti favorevoli, 168 contrari e 52 astensioni. La revisione del Fondo sociale europeo+ è stata approvata con 453 voti favorevoli, 149 contrari e 59 astensioni.

La riforma consente ai Paesi UE e alle regioni di destinare fondi a nuovi obiettivi, quali capacità industriali di difesa e mobilità militare, resilienza idrica (compreso l’accesso all’acqua), abitazioni accessibili e sostenibili (tema sul quale il PE ha adottato una risoluzione che chiede maggori investimenti), decarbonizzazione, infrastrutture energetiche e preparazione civile. Per difesa e mobilità militare, saranno prioritari gli investimenti a duplice uso, che possano servire a scopi sia civili che militari. I fondi sociali potranno essere utilizzati a sostegno della preparazione civile, difesa, cybersecurity e decarbonizzazione.

Sostegno aggiuntivo alle regioni di confine orientali

Per aumentare la capacità di disporre rapidamente dei finanziamenti, le spese e gli investimenti strategici saranno rafforzati da un prefinanziamento UE, una tantum, del 20% nel 2026 e da tassi di cofinanziamento maggiori di 10 punti percentuali rispetto al passato (fino al 100%).

Qualora le autorità di gestione riassegnino almeno il 10% delle risorse dei programmi alle nuove priorità, potranno beneficiare di un prefinanziamento aggiuntivo pari all’1,5% del totale dei fondi di coesione, che sale fino al 9,5% per le regioni UE di confine con Russia, Bielorussia e Ucraina.

Per mantenere l’attenzione sulle piccole e media imprese e sulle regioni meno sviluppate, gli investimenti verso grandi aziende in tecnologia, difesa e decarbonizzazione saranno ammessi solo nelle aree con PIL pro capite inferiore alla media, mentre i cosiddetti “importanti progetti di comune interesse europeo” potranno ricevere finanziamenti senza limiti regionali. I fondi congelati secondo la normativa sulla condizionalità dello stato di diritto non potranno essere riassegnati a nuove priorità.

Prossime tappe

Una volta adottati anche dal Consiglio, i regolamenti saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione.