02
Set

Gaza, Strada: Il mondo va avanti, solo UE ferma al palo

“Mentre cittadini e attivisti da tutto il mondo navigano verso Gaza usando il proprio corpo per rompere l’isolamento della Striscia, in Europa si discute ancora – e da mesi - se ci siano gli estremi per sospendere gli accordi di collaborazione con un governo responsabile dell’uccisione di decine di migliaia di civili.

Non bastano le denunce dell’Onu, le notizie dal campo dello stesso esercito israeliano, le immagini che ci tormentano da quasi due anni? Ha ragione l’equipaggio della Sumud Flotilla quando dice che i governi hanno fallito, che le istituzioni hanno fallito.

L’Ue ha approvato per mesi sanzioni contro la Russia con grande reattività e non ha fatto niente di concreto di fronte all’orrore di Gaza, alle uccisioni dei civili, alle deportazioni forzate, agli spari sulle persone affamate, ai piani di occupazione della Cisgiordania.

Se la Commissione pensa che i palestinesi non siano degni della nostra attenzione o che per loro non valga il diritto internazionale su cui si fonda l’Ue lo dica una volta per tutte e non si nasconda più dietro un dito. Se le va bene assistere complice alla quotidiana cronaca dell’orrore che ci arriva da Gaza e dalla Cisgiordania lo dica.

In caso contrario sospenda ora ogni forma di cooperazione con Israele, partendo dall’Accordo di Associazione, difenda in tutte le sedi la Corte Penale Internazionale e faccia pressione agli Stati membri per un embargo delle armi da e per Israele.

Siamo stanchi di sentire solo parole”.

Cecilia Strada, eurodeputata PD