Nel testo, non legislativo, approvato con 507 voti favorevoli, 77 contrari e 45 astensioni, i deputati affermano che l’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, lanciata nel febbraio 2022, ha infranto la pace e la stabilità in Europa e ha gravemente compromesso la sicurezza globale. La Russia rappresenta tuttora la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza europea, sottolineano i deputati.
Nella risoluzione si evidenzia che la responsabilità dell’attuale guerra di aggressione ricade interamente sulla Russia e che non può esserci impunità per le violazioni dei diritti umani, i crimini di guerra ed altri atti contrari al diritto internazionale commessi dalle forze e dai funzionari russi. I deputati esprimono inoltre profonda indignazione per i brutali attacchi russi contro i civili e per il bombardamento indiscriminato delle infrastrutture civili in Ucraina, sottolineando che i sistematici attacchi alla popolazione e la deportazione dei bambini potrebbero costituire una strategia genocida orchestrata da Mosca.
Secondo le autorità ucraine, circa 16 000 civili ucraini risultano attualmente detenuti in Russia e nei territori ucraini temporaneamente occupati, ma il numero reale potrebbe essere significativamente più alto. I deputati sottolineano che oltre 70 000 ucraini – tra cui civili, bambini e personale militare – risultano ufficialmente dispersi. Condannano inoltre con fermezza l’esecuzione di prigionieri di guerra ucraini da parte delle forze russe, ritenendola un crimine di guerra e una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra. Esprimono inoltre pieno sostegno alle indagini in corso da parte della Corte penale internazionale sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi dalla Russia e accolgono con favore il recente accordo tra il Consiglio d’Europa e l’Ucraina per l’istituzione di un Tribunale speciale per i crimini di aggressione contro l’Ucraina.
Ribadendo che tutti i responsabili dei crimini di guerra commessi in Ucraina devono essere assicurati alla giustizia, il Parlamento esorta la Russia ad accettare senza indugio uno scambio di prigionieri di guerra. Secondo i deputati, per esercitare una reale pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra di aggressione, a partire da un cessate il fuoco, l’UE e i partner affini devono adottare misure militari, economiche, politiche e diplomatiche ben più incisive. Chiedono inoltre all’UE di confiscare i beni statali russi congelati per sostenere l’Ucraina, sottolineando che gli strumenti legali ci sono e che non agire rappresenta un fallimento inaccettabile dei governi europei.