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Feb

Affitti a breve termine: nuove norme per un settore più responsabile e trasparente

Il Parlamento ha adottato in via definitiva, con 493 voti favorevoli, 14 contrari e 33 astensioni, nuovi requisiti UE sulle modalità di raccolta e condivisione dei dati relativi ai servizi di locazione a breve termine, già concordati con i governi UE.

Con il nuovo regolamento, si mira a promuovere un'economia delle piattaforme trasparente e responsabile, proteggendo nel contempo i consumatori dalle offerte fraudolente relative agli affitti a breve termine.

Le piattaforme online che facilitano i servizi di affitto a breve termine per le proprietà che dichiarano di trovarsi nei paesi in cui è già in vigore un processo di registrazione (fra cui l’Italia), dovranno rispettare i nuovi obblighi di registrazione e di condivisione dei dati. Una semplice procedura di registrazione online consentirà alle autorità competenti di identificare l'ospite e l’unità e di verificare le informazioni.

Le piattaforme online dovranno garantire che le informazioni fornite dai locatori siano affidabili e complete, e che il numero di registrazione sia chiaramente visibile. Dovranno inoltre effettuare controlli casuali delle informazioni. Le autorità competenti potranno sospendere i numeri di registrazione, chiedere alle piattaforme di rimuovere annunci illegali o imporre sanzioni a piattaforme o locatori non conformi.

Gli Stati membri dell'UE istituiranno un unico punto di ingresso digitale per ricevere dati dalle piattaforme su base mensile (ad esempio il numero di notti prenotate, il numero di ospiti, l'indirizzo specifico, il numero di registrazione, l'URL relativo all’alloggio). La raccolta di questi dati consentirà alle autorità di monitorare il rispetto dei processi di registrazione degli ospiti e consentirà anche di attuare politiche adeguate nel settore dell'affitto di alloggi a breve termine.

Prossime tappe

Una volta che il Consiglio adotterà il testo, sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore dopo 2 anni.