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Feb

Il Parlamento adotta nuove norme in materia di trasparenza della pubblicità politica

Il Parlamento ha adottato in via definitiva, con 470 a favore di 50 contrari e 105 astensioni, nuove norme in materia di trasparenza e targeting della pubblicità politica a pagamento, che renderanno le campagne elettorali e quelle referendarie più trasparenti e resistenti alle interferenze.

Il regolamento, già concordato con i governi UE, regolerà la pubblicità politica, in particolare gli annunci online, fornendo nel contempo un quadro per aiutare gli attori politici a comunicare più facilmente in tutta l'UE.

Secondo le nuove regole, la pubblicità politica dovrà essere chiaramente etichettata. I cittadini, le autorità e i giornalisti potranno facilmente ottenere informazioni sui motivi per cui sono raggiunti da un annuncio, chi lo paga e da dove, il prezzo dell'annuncio e a quali elezioni o referendum è collegato. Tutta la pubblicità politica e le relative informazioni saranno archiviate in un archivio pubblico online.

Per limitare le ingerenze straniere nei processi democratici europei, la sponsorizzazione di annunci provenienti da paesi non UE sarà vietata nei tre mesi precedenti un'elezione o un referendum.

Le tecniche di targeting e amplificazione saranno possibili solo per la pubblicità politica online basata su dati personali raccolti dopo un consenso esplicito e separato della persona coinvilta. Non sarà possibile utilizzare categorie particolari di dati personali (ad es. etnia, religione, orientamento sessuale) o dati di minori.

Le norme riguardano solo la pubblicità politica remunerata. Non pregiudicano il contenuto degli annunci politici né le norme sulla condotta e sul finanziamento delle campagne politiche. Le opinioni personali, le opinioni politiche, come qualsiasi contenuto giornalistico non sponsorizzato, o la comunicazione sull'organizzazione e la partecipazione alle elezioni (ad esempio annunci di candidati) da parte di fonti ufficiali nazionali o dell'UE non sono coperte.