26
Set

Ok al nuovo regolamento sulla qualità dell'aria

Nessuno vuole danneggiare o fermare l'economia della UE, e sono previste deroghe per zone particolarmente complesse dal punto di vista orografico, come la Pianura Padana. Allo stesso tempo, non possiamo trascurare gli allarmi della scienza e della medicina e compromettere in modo irreparabile ambiente e salute. 

Un nuovo passo avanti nella tutela dell’ambiente e della salute. Ma, di nuovo, con una maggioranza strettissima, quella garantita dal raggruppamento progressista di S&D, Renew, Greens e LEFT. Che, in Parlamento, sono riusciti a far passare la relazione al nuovo regolamento sulla qualità dell'aria. Una novità importante e soprattutto urgente.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l'inquinamento atmosferico è la principale minaccia ambientale per la salute umana. Nella sola UE causa ogni anno 300.000 morti premature. Particolato (PM), biossido di azoto (NO) e ozono troposferico (O) sono gli inquinanti più dannosi. Nel 2020, il solo PM2.5 ha causato 238.000 morti nell'UE-27.

L'inquinamento atmosferico deriva da attività umane, come industria, agricoltura e riscaldamento, con un forte impatto dei trasporti soprattutto in ambito urbano. Ancora oggi, molte delle nostre città superano nettamente i limiti raccomandati dall'OMS per la salute umana. Questo è inaccettabile, e il nostro dovere è agire con determinazione.

Per questo la Commissione europea ha presentato la proposta di direttiva sulla qualità dell'aria, l'ambiente e per un'aria più pulita in Europa. Questa proposta è un passo avanti cruciale, poiché unifica e semplifica le norme esistenti in una sola direttiva e mira a raggiungere l'obiettivo ambizioso di "inquinamento zero" entro il 2050. Garantendo che l'aria che respiriamo non rappresenti più una minaccia per la nostra salute e per l'ambiente. 

I punti chiave sono l’allineamento degli standard UE con le linee guida dell'OMS entro il 2030, procedure di revisione periodica degli standard ogni 5 anni, il miglioramento dei Piani di qualità dell'aria, l'estensione delle soglie di allarme, il rafforzamento dell'informazione pubblica e dei risarcimenti. 

Nessuno vuole danneggiare o fermare l'economia della UE, e sono previste deroghe per zone particolarmente complesse dal punto di vista orografico, come la Pianura Padana. Allo stesso tempo, non possiamo trascurare gli allarmi della scienza e della medicina e compromettere in modo irreparabile ambiente e salute.

Questa relazione, come dicevo, è stata approvata in Plenaria con una maggioranza molto stretta. Le destre sempre più spesso si oppongono ai cambiamenti, difendendo interessi particolari contro a quello più generale e più alto delle generazioni future.

E per questo l’Europa, e un'Europa progressista, sono fondamentali: perché solo qui possiamo definire politiche ambientali efficaci, superando gli egoismi e le paure dei singoli Stati.

Achille Variati