13
Set

Materie prime critiche: garantire l'approvvigionamento e la sovranità dell'UE

La legge UE sulle materie prime critiche mira a rendere l'UE più competitiva e autonoma, riducendo la burocrazia nei processi di approvazione e promuovendo l'innovazione lungo l'intera catena di produzione, con attenzione in particolare alla ricerca e allo sviluppo di materiali alternativi e di metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell'ambiente.

Il testo legislativo è stato adottato con 515 voti favorevoli, 34 contrari e 28 astensioni.

Partenariati strategici

Nella loro posizione negoziale in vista dei colloqui con i governi dell’UE, i deputati sottolineano l'importanza di garantire partenariati strategici tra l'UE e i Paesi terzi per le materie prime essenziali, al fine di diversificare l'approvvigionamento dell'UE - su un piano di parità, con vantaggi per tutte le parti. Questi partenariati a lungo termine dovrebbero garantire il trasferimento di conoscenze e tecnologie, la formazione e l'aggiornamento professionale per nuovi posti di lavoro, a migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché l'estrazione e la lavorazione dei materiali nei Paesi partner secondo i migliori standard ecologici possibili.

I deputati spingono anche per una maggiore attenzione alla ricerca sui materiali sostitutivi e sui processi produttivi che potrebbero sostituire in futuro le materie prime nelle tecnologie strategiche.

Nel testo, si fissano inoltre degli obiettivi di circolarità per promuovere l'estrazione di materie prime più strategiche dai prodotti di scarto. I deputati insistono infine sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI).