28
Feb

Pedaggi autostradali più giusti e più verdi

Per la prima volta si parla di eliminazione della vignetta, di introduzione della tariffazione a distanza, di internalizzazione dei costi esterni, di principio di proporzionalità, di tariffazione basata sulle emissioni di Co2.

L’approvazione del cosiddetto dossier “Eurovignette” rappresenta uno spartiacque per l’Unione Europea nel raggiungimento del target della neutralità climatica. In aula ho spiegato che diamo il via ad una rivoluzione copernicana nel settore dei trasporti su gomma.

Sono molte le ragioni che mi spingono a sostenere questa posizione, ma la più importante, a mio avviso, è l'essere riusciti a vincolare i proventi della tassa, che per la prima volta sarà tarata sulla distanza, non più sulla durata, alla riqualificazione ambientale delle reti autostradali più soggette a fenomeni di congestione.

L'ho definito un principio di equità. Per la prima volta, infatti, non solo gli Stati saranno costretti ad investire i proventi derivanti dallo sfruttamento delle reti nella lotta all’inquinamento, ma dovranno farlo proprio in quelle tratte che sono maggiormente soggette a tali fenomeni.

C'è stato un momento in cui ho temuto il peggio per le sorti del dossier. La relatrice ombra del PPE, Barbara Thaler, agguerrita deputata austriaca, ha presentato in aula una serie di emendamenti che, in caso di approvazione, avrebbero definitivamente affossato l’accordo inter-istituzionale che abbiamo raggiunto lo scorso giugno.

Dal suo punto di vista, legittimo ma a mio avviso incompatibile con i valori stessi dell’Unione Europea, l'affaire Brennero aveva la priorità sull’introduzione di un regime unico del sistema di pedaggi, che mettesse finalmente fine alla babele di direttive che fino a quel momento aveva regnato.

Per fortuna in aula ha prevalso il senso di responsabilità di tutti i gruppi politici, che hanno scelto di supportare in misura molto larga e convergente la posizione emersa dall’accordo raggiunto con il Consiglio e la Commissione.

Il voto ha quindi premiato la visione di un sistema di trasporto su gomma che vada finalmente incontro alle linee guida del Green Deal. Per la prima volta si parla di eliminazione della vignetta, di introduzione della tariffazione a distanza, di internalizzazione dei costi esterni, di principio di proporzionalità, di tariffazione basata sulle emissioni di Co2. Quest'ultimo punto mi sta particolarmente a cuore, perché rappresenta un forte incentivo ad ammodernare le flotte, scegliendo veicoli a basse o zero emissioni. 

Una svolta verde che mi rende orgoglioso, che premia il lavoro al Parlamento Europeo del Partito Democratico e che, nei prossimi anni, contribuirà a rendere la nostra Europa più verde, innovativa, decarbonizzata e eco-friendly. 


Giuseppe Ferrandino