28
Feb

Via libera dell'Europarlamento alla strategia Ue per la lotta al cancro

Questo è un report basato sui dati della scienza. Per quanto riguarda la prevenzione dei tumori, infatti, tutte le istituzioni scientifiche internazionali concordano nell’affermare che la molecola di alcol è un potente agente cancerogeno, seconda causa di morte per tumori dopo il fumo.

Finalmente l’Unione europea ha una strategia comune per la lotta al cancro.

Il piano è stato votato a larga maggioranza la scorsa settimana, durante la sessione Plenaria di Strasburgo. È stata una grande soddisfazione vedere questo testo prendere forma, vestendo i panni di coordinatrice per il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) nella Commissione parlamentare speciale BECA, che ha guidato il lavoro.

Il report è la posizione del Parlamento europeo rispetto al Piano per la lotta al cancro lanciato dalla Commissione europea nel febbraio 2021. La strategia è andata disegnandosi sulla base di una consultazione lunga e approfondita con tutti gli attori protagonisti della lotta al cancro: medici, pazienti, ricercatori e associazioni di settore.

Il lavoro parte da un dato importante: il cancro rappresenta oggi la seconda causa di morte in Europa e le previsioni ci dicono che, senza un’azione efficace e rapida, diventerà nei prossimi anni la prima. Solo nel 2020 circa 2,7 milioni di nuovi casi di cancro sono stati diagnosticati e 1,3 milioni di persone nell’Unione europea sono morte a causa di questa malattia. Si prevede che oltre 100 milioni di europei riceveranno una diagnosi di cancro nei prossimi 25 anni. 

Queste cifre mostrano l'immensa portata del problema che ci attende. La sfida oggi è quella di offrire a tutti gli europei la chance di vincere la battaglia contro questo male.

Per combattere la malattia, il testo approvato dal Parlamento europeo propone cinque direttive fondamentali: prevenzione, diagnosi precoce, accesso alle cure, ricerca e terapie innovative, reinserimento sociale dei sopravvissuti.

Abbiamo voluto includere specifiche proposte per affrontare il tema dei tumori rari, dei tumori pediatrici, ma anche la crescente incidenza dei tumori dell’anziano, l’importanza di un impegno europeo per l’oncologia geriatrica e per la dimensione di genere nella cura e prevenzione dei tumori.

Grazie al lavoro di questi mesi, siamo riusciti a inserire nel testo alcuni temi cari all’Italia, elogiando la dieta mediterranea (che comprende anche un bicchiere di vino) ed eliminando il riferimento al Nutriscore.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che questo è un report basato sui dati della scienza. Per quanto riguarda la prevenzione dei tumori, infatti, tutte le istituzioni scientifiche internazionali concordano nell’affermare che la molecola di alcol è un potente agente cancerogeno, seconda causa di morte per tumori dopo il fumo. L’alcol è un fattore di rischio per una serie di tumori dell’apparato digerente, ma anche un importante fattore di rischio per il tumore alla mammella: anche un consumo moderato di vino (meno di un bicchiere al giorno) aumenta del 7% le probabilità di tumore alla mammella nella donna, in soggetti predisposti questo aumento del rischio può arrivare fino al 27%.

Non esiste un dibattito all’interno della comunità scientifica su questo tema: il nesso causale tra alcol e tumori, e la sua cancerogenicità, sono provate da decenni e tutte le istituzioni internazionali sono concordi.

A fronte di questo, ritengo che il Parlamento europeo abbia il dovere attraverso le sue politiche di informare i cittadini, senza intenti punitivi o ideologici, per consentire a tutti di compiere le proprie scelte consapevolmente.

Questo voto rappresenta un primo passo importante nel percorso di attuazione concreta del Piano europeo per la lotta al cancro. Continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto, ascoltando i cittadini, i medici, la scienza, il volontariato e l’associazionismo, per vincere insieme questa battaglia.


Alessandra Moretti