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Il bilancio europeo per il 2020

Di Elisabetta Gualmini

Per Mercoledì 27 novembre il Parlamento europeo ha approvato il bilancio per il prossimo anno con una larghissima maggioranza. Forse non è un caso che il bilancio sia stato votato proprio lo stesso giorno della prossima Commissione europea guidata da Ursula Von der Leyen: speriamo sia l’inizio di una nuova fase politica. Il bilancio europeo del 2020 è in effetti un bilancio di transizione che ci proietta verso la prossima programmazione finanziaria. Perché lo sapete, la nuova sfida sarà il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) - quello dal 2021 al 2027 - dove decideremo se essere ambiziosi o timidi, se vogliamo lavorare in maniera espansiva ma responsabile, o se vogliamo andare avanti con il business as usual.

Per il 2020, il nuovo Parlamento ha chiesto con determinazione un maggiore sostegno alla tutela del clima, il rafforzamento dei programmi di ricerca ed innovazione, maggiori investimenti nelle infrastrutture e nei programmi di promozione del lavoro giovanile.

Il Parlamento ha ottenuto per le sue priorità politiche oltre 800 milioni di euro in più rispetto al progetto di bilancio presentato dalla Commissione nel giugno scorso. I risultati si vedono: ci sarà oltre mezzo miliardo di euro in più destinato alla tutela del clima, inclusi 302 milioni di euro per progetti di ricerca nell’ambito di Horizon 2020, un aumento di 133 milioni di euro per gli investimenti nelle infrastrutture di rete, più 50 milioni di euro per il programma “bandiera” Erasmus+ e 28,3 milioni di euro per l’iniziativa per l’occupazione giovanile (più ulteriori 50 milioni di euro da aggiungere nel 2020 se necessario).

Senza dimenticare gli oltre 70 milioni in più che abbiamo ottenuto e che sono destinati alle piccole e medie imprese, motore dell’economia europea. Questo bilancio per il 2020 va dunque nella direzione giusta. Nell’immediato futuro, nel quadro dei negoziati del prossimo QFP, avremo bisogno di nuove risorse proprie europee se vogliamo finanziare e quindi realizzare gli obiettivi prefissati dalla nuova Commissione europea: quelli centrati su radicate politiche europee, come la coesione e la politica agricola comune, ma anche legato alle nuove sfide comunitarie, come l’attuazione del pilastro sociale e l’azione esterna dell’Unione.

Le politiche di bilancio rappresentano il modo in cui rendiamo possibile rispondere alle esigenze dei cittadini europei: i numeri non mentono, per questo spero che la prossima programmazione finanziaria sia molto coraggiosa.