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Feb

Ue, Costa: concluso negoziato su copyrigt: una nostra vittoria

"La conclusione positiva - dichiara Silvia Costa - del lungo negoziato tra Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri sulla direttiva europea sul copyright nell’ambito del mercato unico digitale, con la positiva mediazione della presidenza rumena, è una splendida notizia. Perché è una vittoria delle istituzioni europee e della democrazia sul tentativo inaudito dei giganti del web, attraverso massicce campagne intimidatorie, alimentate da fake news, di impedirne l’approvazione, prima e dopo l’importante voto a favore del PE il 12 settembre scorso. Perché la direttiva  -prosegue l'europarlamentare - definisce finalmente che, quando i fornitori di servizi sulla rete non sono meri conduttori ma fanno una vera azione di  comunicazione al pubblico, con particolare attenzione alle piattaforme dei giganti del web, hanno precise responsabilità e degli specifici doveri nei confronti dei detentori dei diritti d’autore , allorché sfruttano contenuti  giornalistici, culturali e creativi. Perché , su istanza del gruppo S&D, prevede la giusta e proporzionata remunerazione per i giornalisti e gli autori tutelando così la qualità e diversità culturale".

Lo dichiara Silvia Costa, europarlamentare del PD.

"Perché , come tante volte chiarito ai cittadini anche a proposito di Wikipedia  - prosegue l'europarlamentare - esclude le piattaforme senza finalità commerciali e amplia le eccezioni per consentire  l’accesso  libero ai contenuti degli utenti e delle istituzioni  educative, culturali e di ricerca per ragioni di studio. Perché riconosce  la dignità e il valore della produzione e del lavoro creativo e giornalistico, impedendo ai fornitori di servizi in Internet comportamenti parassitari e di sfruttamento di contenuti prodotto da altri senza riconoscerne il valore. Perché  promuove regole comuni in UE ma soprattutto una cultura a favore dell’uso legale di  contenuti in rete, ma tenendo conto di importanti distinzioni, per i contenuti  prodotti sulla rete dagli utenti, quando non hanno finalità commerciali. Prevede, nell’ambito dei contenuti culturali e creativi, una mitigazione delle regole per le piccole imprese che hanno meno di tre anni di vita e un fatturato e una audience inferiore  a dei tetti specifici. Sono felice di aver contribuito in questi anni, dopo l’approvazione della Direttiva sui servizi media e audiovisivi, alla costruzione di un ecosistema digitale che mette in equilibrio il diritto alla conoscenza con i diritti di chi investe nella produzione di contenuti intellettuali e di chi li ha creati. Una bella pagina per la cultura europea. Peccato che il Governo Conte abbia remato contro e sia stato all'opposizione, a differenza del ruolo positivo avuto dai precedenti governi di centro sinistra.”