26
Ott

Ue, Cozzolino: un Parlamento vero e un welfare continentale

Il relatore del Parlamento europeo sul Fesr: «I singoli Paesi da soli non ce la faranno mai stretti tra debiti e invecchiamento della popolazione. Ma servono regole nuove per garantire la rappresentanza dei cittadini»

«Un’Europa che decida in nome e per conto dei suoi cittadini, non secondo formule e bizantinismi che indispettiscono, allontanano le persone dal progetto di costruzione europea e spingono i cittadini a rifugiarsi negli stati nazionali». L’europarlamentare Andrea Cozzolino, auspica che il Partito democratico si faccia promotore di una visione coraggiosa e lungimirante dell’Europa anche perché, afferma, «l’alternativa è la decomposizione dell’Unione che si porterà via sessanta anni di pace, equità e crescita sociale ed economica. Ancora oggi l’Europa è il posto migliore in cui un bambino può nascere, ma titubanze, egoismi e le crescenti disparità stanno minando il progetto europeo. Per ridargli forza e vigore dobbiamo avere il coraggio di cambiare molte cose, a cominciare dal processo legislativo. Vogliamo un parlamento che sia rappresentante vero dei popoli e possa prendere decisioni stringenti sul mandato degli elettori. Secondo, i sistemi di welfare nazionale sono sempre più sottoposti alla pressione del debito e in molti casi di popolazioni che invecchiano. È un problema che può e deve essere affrontato a livello continentale, non ci possiamo aspettare che venga risolto dai singoli paesi. Non lo sarà mai! Per affrontare problemi europei servono strumenti europei. Il Pd si faccia promotore di una nuova Europa sociale in grado di garantire benessere, equità e redistribuzione della ricchezza».