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Ott

UE, Bresso: Il prossimo Parlamento europeo non avrà una maggioranza antieuropea

Durante la seduta plenaria del Parlamento europeo che si è tenuta oggi a Strasburgo l'assemblea ha riaperto la discussione sulla riforma dell'Unione europea partendo dal Trattato di Lisbona. Anche Mercedes Bresso, vicepresidente del Gruppo S&D, è intervenuta per riaffermare prima di tutto che anche il prossimo PE avrà una maggioranza riformista e non populista: «All'interno del Parlamento europeo non ci sarà una maggioranza anti-europea anche dopo le elezioni del maggio 2019. Noi pro-europei accogliamo la sfida e la vinceremo».

È poi entrata nel merito del dibattito: «Anche noi vogliamo cambiare il trattato di Lisbona, ma in meglio. Occorre conferire sovranità all'UE nei campi in cui gli Stati non sono più in grado di gestirla da soli. Questi campi sono molti: moneta, politica economica, politiche sociali, giustizia, difesa, politica estera, sicurezza, mercato unico, ambiente e protezione dalla globalizzazione. Per fare questo dobbiamo applicare pienamente il Trattato di Lisbona, ma dobbiamo e possiamo modificare anche i trattati dove è necessario» - ha dichiarato Mercedes Bresso, vicepresidente del Gruppo S&D.

«Per fare funzionare bene la democrazia in Europa occorre che si arrivi alla co-decisione. La democrazia è voto a maggioranza, è capacità di prendere decisioni e di andare avanti; non di farsi bloccare dal voto all'unanimità. Importante anche l'azione legislativa del Parlamento europeo e l'instaurazione di un miglior rapporto con i Parlamenti nazionali che devono controllare l'applicazione delle norme europee da parte dei loro Governi» - ha continuato Mercedes Bresso, vicepresidente del Gruppo S&D.

«È il momento di fare una riflessione seria su quali siano le competenze dell'Unione e quali siano le competenze che devono invece restare agli Stati» - ha concluso Mercedes Bresso, vicepresidente del Gruppo S&D.