20
Set

Regeni, De Monte: Europa non può girarsi dall'altra parte

“Sull’uccisione di Giulio Regeni chiedo nuovamente che la Commissione europea si attivi, con maggiore incisività e con ogni strumento a sua disposizione, nei confronti dell’Egitto per arrivare alla verità. L’assassinio di Regeni non è affatto un caso italiano e l’Europa non può girarsi dall’altra parte”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd Isabella De Monte, che oggi ha presentato un’interrogazione a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e vicepresidente della Commissione europea.

Secondo De Monte “negli ultimi 12 mesi in Egitto vi sono state oltre 378 sparizioni forzate e lo scorso 10 settembre l’avvocato Ibrahim Abdel Moneim Metwally Hegazy è stato arrestato con l’accusa di collaborare con organi stranieri al fine di rovesciare l’ordine politico di Al Sisi. Sappiamo che Hegazy è coordinatore dell’associazione delle famiglie delle vittime di sparizioni forzate e che fornisce consulenza legale, attraverso la ong Ercf, alla famiglia di Giulio Regeni. Il 15 settembre, a Ginevra, Hegazy avrebbe dovuto parlare dell’omicidio di Regeni e illustrare l’ultimo rapporto di Ercf sulle sparizioni forzate che avvengono nello Stato egiziano. Inoltre il sito web dell’Ercf rientra tra gli oltre 400 bloccati dal Governo”.

“Davanti a questo scenario – osserva De Monte – l’Ue non può non vedere. Per questo vorremmo che, attraverso la vicepresidente Mogherini, la Commissione si esprimesse in modo meno tiepido e più netto sulla necessità di arrivare a concreti passi in avanti sulla ricerca di verità per Giulio Regeni e per le tante altre persone scomparse nel nulla in questi anni, dando seguito alla risoluzione del Parlamento Ue dello scorso 10 marzo. La risoluzione parlava chiaro: ora è necessario dare seguito a quelle promesse”.