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Lug

Agroalimentare, Giuffrida: decreti su indicazione di origine di riso e grano sono misure efficaci a tutela dei consumatori e sollecito all'Europa che indugia sul made in

"Due provvedimenti che pongono l'Italia all'avanguardia in Europa con misure concrete  e necessarie per la trasparenza a tutela non solo dei consumatori ma anche dei produttori italiani. Ma i decreti sono anche un messaggio politico forte all´Europa che ancora indugia sulla normativa che riguarda le indicazione di origine in etichettatura e sull'iter del «Made in», questioni per le quali ci battiamo da tempo". Lo dichiara Michela Giuffrida, membro della Commissione per l´agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, dopo la firma dei due decreti interministeriali  sull'introduzione dell'obbligo di indicazione di origine per riso e grano presentati oggi dal Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina e dal Ministro  per lo Sviluppo economico Carlo Calenda. "I numeri dell'export dell'agroalimentare italiano, settore trainante della ripresa economica, dimostrano la voglia di Made in Italy nel mondo e la richiesta dei consumatori globali di puntare su prodotti la cui provenienza sia certa. La maggiore sfida del comparto agroalimentare italiano - continua l'eurodeputato - é proprio quella della trasparenza sulle materie prime utilizzate che costituiscono valore aggiunto nell'ambito degli accordi commerciali. Oggi l´Italia, con una azione già concretizzata dal ministro Martina sul settore del lattiero caseario, riafferma la volontà politica di continuare su un percorso finalizzato a fornire le più complete informazioni ai consumatori che chiedono, e hanno il diritto, di sapere cosa acquistano.  I decreti varati oggi sono uno strumento importante anche per tutelare la sicurezza alimentare perché il grano che arriva dal Canada, per esempio, ha livelli di micotossine molto superiori a quello coltivato in Italia. Proprio a questo proposito - annuncia Giuffrida - ho recentemente presentato una interrogazione alla Commissione europea per chiedere di rivedere le regole che danneggiano i nostri produttori e sostenere le produzioni locali, come quelle italiane, che non contengono  micotossine. Già oggi però i consumatori potranno scegliere se acquistare prodotti a base di materie prime italiane proprio grazie alla specifica indicazione in etichetta e nella massima trasparenza, il più potente strumento in grado di sostenere l´internazionalizzazione delle nostre aziende e l´export dei prodotti italiani nel mondo”.