RIDER

I lavoratori delle piattaforme digitali sono spesso erroneamente classificati come lavoratori autonomi, privandoli dell'accesso alla protezione sociale e ad altri diritti del lavoro, hanno affermato gli eurodeputati in una risoluzione approvata giovedì 16 settembre con 524 voti a favore, 39 contro e 124 astensioni. Per affrontare questa mancanza di certezza giuridica, il Parlamento propone un'inversione dell'onere della prova: dovrebbero essere i datori di lavoro a dimostrare che non c'è un rapporto di lavoro, piuttosto che viceversa.

AFGHANISTAN

In una risoluzione adottata giovedì 16 settembre con 536 voti favorevoli, 96 contrari e 50 astensioni, il Parlamento europeo ha chiesto all'Ue e ai suoi Stati membri di collaborare per agevolare l'ulteriore evacuazione dei cittadini Ue e degli afghani a rischio, in particolare ricorrendo ai corridoi sicuri a disposizione.

DONNE

Giovedì 16 settembre gli eurodeputati hanno adottato un'iniziativa legislativa in cui hanno chiesto una legge e delle politiche mirate per affrontare tutte le forme di violenza e discriminazione basate sul genere sia offline che online. I deputati hanno chiesto alla Commissione di elencare la violenza di genere come una nuova sfera di criminalità ai sensi dell'articolo 83(1) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, insieme ad altri crimini che devono essere combattuti su base comune come il traffico di esseri umani, di droga e di armi, il crimine informatico e il terrorismo. Il testo è stato approvato con 427 voti favorevoli, 119 contrari e 140 astensioni (maggioranza assoluta).

BREXIT

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la riserva di adeguamento alla Brexit da 5 miliardi di euro, per affrontarne l'impatto economico, sociale e territoriale. L'accordo per istituire il fondo speciale, raggiunto dai negoziatori di Parlamento e Consiglio a giugno scorso, è stato adottato mercoledì con 652 voti favorevoli, 32 contrari e 11 astensioni. Un primo importo da 1,6 miliardi di euro sarà distribuito nel 2021, mentre I restanti 3,4 miliardi di euro - in tranche separate di 1,2 miliardi di euro - dovrebbero essere distribuiti nel 2022 e 2023, seguiti da 1 miliardo di euro nel 2025 (ai prezzi 2018).