EMBARGO

In una risoluzione adottata giovedì 7 aprile, gli eurodeputati hanno chiesto ulteriori misure contro la Russia per a guerra in Ucraina, tra cui un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas. Le misure dovrebbero essere accompagnate da un’azione volta a continuare ad assicurare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE nel breve termine e da dettagliate tappe da seguire per eventualmente revocare le sanzioni “nel caso in cui la Russia adotti provvedimenti intesi a ripristinare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ritiri completamente le proprie truppe dal territorio ucraino”.

GAS

Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione su una proposta per accelerare la ricarica delle riserve strategiche di gas dell'Unione e sostenere famiglie e imprese per la prossima stagione invernale. La proposta è stata adottata giovedì 7 aprile dalla plenaria dell'Assemblea di Strasburgo con la procedura d'urgenza e dovrà ora negoziata con i ministri UE prima di poter entrare in vigore. Gli eurodeputati propongono di stabilire un livello minimo obbligatorio di gas in stoccaggio dell'80% entro il 1° novembre 2022, e del 90% per gli anni successivi, al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e proteggere i cittadini da possibili shock di fornitura.

INFRASTRUTTURE

Martedì 5 aprile il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva i nuovi criteri per valutare i progetti energetici da finanziare e armonizzare il regolamento vigente con il Green Deal europeo. Nella normativa, concordata con il Consiglio nel dicembre 2021, si stabiliscono i criteri e la metodologia per selezionare i progetti energetici di interesse comune (Projects of Common Interest - PCIs), quali, ad esempio, linee di trasmissione ad alta tensione, gasdotti, impianti di stoccaggio o reti intelligenti dell’energia elettrica, che beneficerebbero di procedure di autorizzazione semplificate e che potrebbero ricevere finanziamenti europei.

RIFUGIATI

Dopo il via libera del Parlamento alla redistribuzione dei finanziamenti regionali e di asilo ai Paesi UE che ospitano le persone in fuga dall'invasione russa dell'Ucraina durante l'ultima sessione in Plenaria, giovedì 7 aprile gli eurodeputati hanno adottato ulteriori misure di sostegno urgenti. La plenaria del Parlamento europeo ha deciso di stanziare immediatamente un importo pari a circa 3,4 miliardi di euro (dei 10 miliardi di euro disponibili) dalle risorse REACT-EU e rendere più celere l'accesso dei governi UE ai fondi per finanziare infrastrutture, alloggi, attrezzature, occupazione, istruzione, inclusione sociale, assistenza sanitaria e assistenza ai bambini per i rifugiati.