“Oltre 350 morti a Gaza nella notte, tra cui tantissimi bambini, massacrati da bombardamenti lanciati dall'esercito israeliano sulla Striscia.
Dopo aver deliberatamente interrotto la fornitura di aiuti umanitari e di elettricità, Netanyahu ricomincia ora a sterminare il popolo palestinese, sotto le pressioni dell’estrema destra di governo che predica pubblicamente la pulizia etnica e con la complicità di Trump.
Purtroppo in questo tragico teatro degli orrori rimbomba il silenzio dell’Unione europea, che non riesce a condannare il governo di Israele e si limita a dichiarazioni di circostanza.
Se ci sono violazioni del diritto internazionale (solo in questo specifico caso, la Quarta Convenzione di Ginevra e i suoi Protocolli aggiuntivi) e ripetuti abusi dei diritti umani, come possiamo far finta di nulla e procedere con il “business as usual”?
Abbiamo accolto a fine febbraio il governo israeliano a Bruxelles per il Consiglio di associazione, senza alcuna condanna formale o tentativo di imporre un cambiamento tramite il blocco commerciale, unica vera leva che disponiamo per farci prendere sul serio da Tel Aviv. Il tutto mentre a una delegazione ufficiale del Parlamento europeo veniva impedito di accedere in Palestina. Ora è chiaro perché: vogliono continuare la guerra e non vogliono testimoni scomodi. Ma noi continueremo a denunciare i crimini di guerra e a stare dalla parte della giustizia e dell'umanità”.
Lo dichiarano in una nota Annalisa Corrado, Cecilia Strada e Alessandro Zan, europarlamentari del Partito democratico.