23
Ott

Strada: il centro in Albania modello di come non fare le cose

“In queste settimane si è molto parlato dei Centri in Albania inaugurati dal governo Meloni come qualcosa cui l’Europa potrebbe guardare con interesse, un modello per le nostre future azioni. La scorsa settimana i primi 16 migranti e richiedenti asilo sono stati portati nel Centro ed ecco i risultati: 2 erano minorenni e 2 erano vulnerabili, non avrebbero dovuto essere condotti in Albania, e sono stati riportati in Italia; gli altri 14 non provenivano da paesi sicuri, secondo i giudici non si poteva applicare la procedura accelerata di frontiera, anche loro non dovevano essere portati in Albania.

Tutto questo è costato molto di più, per ogni singola persona, rispetto a quanto sarebbe costato se le procedure fossero state svolte direttamente in Italia.

Il centro in Albania, quindi, è un incubo logistico, un pasticcio giuridico perché non rispetta convenzioni internazionali e la stessa legislazione dell’unione, una minaccia per i diritti umani, e anche un disastro economico.

Il centro in Albania può essere un modello, sì: un modello di come non fare le cose. L’Europa stia dalla parte della legge e dei diritti delle persone”.

Così Cecilia Strada, europarlamentare del gruppo dei socialisti e democratici, durante il dibattito in Plenari a Strasburgo sulla gestione dei flussi.