23
Nov

Situazione in Libia

A undici anni dalla caduta di Gheddafi, la situazione in Libia rimane precaria. Le milizie locali e i mercenari, sostenuti e finanziati da Paesi terzi, hanno colmato il vuoto di potere lasciato dalla dittatura e sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. L’impunità e la corruzione dilaganti alimentano l’instabilità e impediscono la ripresa del processo di riconciliazione nazionale.

La Raccomandazione - di cui Giuliano Pisapia è relatore - chiede che gli Stati membri elaborino una strategia condivisa sulla Libia e nominino un Rappresentante speciale dell'UE per la Libia per sostenere al meglio il processo di riconciliazione nazionale libico.

Inoltre, il testo ribadisce che tutte le ingerenze straniere devono cessare e che occorre garantire che i responsabili delle violazioni dei diritti umani rispondano delle loro azioni.

Sia la bozza iniziale che nei successivi emendamenti il relatore ha incluso nella Raccomandazione diversi temi importanti: la difesa dei diritti delle donne e dei minori, la lotta contro la violenza sessuale e di genere, il tema degli sfollati interni e delle minoranze religiose ed etniche, la questione delle mine terrestri e della proliferazione delle armi, il sostegno alla società civile e la necessità di abolire la pena di morte.

Siamo tuttavia riusciti a inserire nel testo dei temi molto importanti:

• SAR: chiediamo di "garantire risorse adeguate per le attività di ricerca e soccorso" dell'UE e dei suoi Stati membri, e che “i migranti soccorsi in mare siano condotti in porti sicuri e che gli Stati membri meridionali non siano lasciati soli nelle attività di sbarco e ricollocazione";

• Condizionalità: è necessario "garantire che tutti i fondi UE siano subordinati al rispetto dei diritti umani" e "non finanziare né cooperare con attori libici contro i quali vi sono forti accuse di gravi violazioni dei diritti umani e coinvolgimento nella tratta di esseri umani"

• Politica comune di asilo e migrazione: gli Stati membri devono adoperarsi per "elaborare una politica comune più ambiziosa in materia di asilo e migrazione" e "rafforzare vie legali e sicure di accesso all'UE".

Relazione approvata con con con 454 voti a favore, 130 contrari e 54 astensioni.