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Mag

Piano d'azione dell'UE per l'agricoltura biologica

La strategia "Dal produttore al consumatore" e la strategia sulla biodiversità definiscono, tra i vari obiettivi, quello di almeno il 25 % della superficie agricola dell'UE investita a agricoltura biologica entro il 2030 e un aumento significativo dell'acquacoltura biologica.

Nella risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo, il Parlamento europeo ha sottolineato che l'agricoltura può aiutare l'UE a ridurre le proprie emissioni attraverso pratiche sostenibili, quali l'agricoltura biologica.

Al contempo i consumatori in tutta l'UE approvano l'agricoltura e la produzione alimentare sostenibili, e la notorietà del logo biologico dell'UE è notevolmente aumentata, come conferma una relazione ad-hoc dell’Eurobarometro.

La superficie destinata all’agricoltura biologica, che è aumentata di quasi il 66% negli ultimi 10 anni, da 8,3 milioni di ettari nel 2009 a 13,8 milioni di ettari nel 2019, rappresenta attualmente l'8,5% della superficie agricola totale dell'UE. Le proiezioni attuali prevedono un’ulteriore crescita del settore biologico nel decennio in corso; tuttavia, in assenza di interventi mirati, la quota di agricoltura biologica occuperebbe tra il 15 % e il 18 % dei terreni agricoli entro il 2030 .

Sulla base di questo, nel marzo 2021, la Commissione ha proposto un piano d'azione per lo sviluppo dell’agricoltura biologica e colmare il divario tra la curva di crescita in caso di status quo, e lo "sforzo supplementare" necessario per raggiungere l'obiettivo del 25% entro il 2030.

Il piano d'azione è suddiviso in tre assi interconnessi che consentono di realizzare gli obiettivi del Green Deal in materia di sostenibilità, vale a dire:

1. stimolare la domanda e acquisire la fiducia dei consumatori;

2. stimolare la riconversione e rafforzare l'intera catena del valore;

3. migliorare il contributo dell'agricoltura biologica alla sostenibilità ambientale.

I tre assi del piano saranno sostenuti da 23 azioni; alcune di esse si baseranno su azioni realizzate nel periodo 2014-2020, ma sarà proposta anche una serie di nuove azioni che mobiliteranno diverse fonti di finanziamento. È stata prevista una revisione intermedia del piano nel 2024.

Affinché gli Stati membri possano elaborare piani d'azione per l'agricoltura biologica nazionali, che fungano da strumenti di supporto affiancando le loro ambizioni nazionali in materia di produzione biologica nel quadro della politica agricola comune (PAC), il piano d'azione dell'UE deve offrire gli strumenti, gli incentivi, la flessibilità e l'equilibrio adeguati per affrontare le diverse circostanze nelle diverse regioni d'Europa.

A seguito della presentazione di tale Comunicazione, il Parlamento europeo ha lavorato a un rapporto d’iniziativa, approvato all’unanimità lo scorso 11 aprile in Commissione AGRI, che verrà votato durante la Sessione plenaria di Strasburgo . Tale rapporto d’iniziativa, pur supportando e chiedendo di rafforzare ulteriormente le proposte del piano d’azione, pretende una valutazione d’impatto scientifica dell’obiettivo del 25% dei terreni agricoli da utilizzare per la produzione biologica individuato dalla Commissione.

Allo stesso tempo, oltre a rimarcare la necessità di garantire i tre livelli di sostenibilità - economica, sociale e ambientale - anche per l’agricoltura biologica, il Parlamento vuole ribadire l'importanza della ricerca e dell'innovazione per rispondere alle aspettative della società in materia di biodiversità, cambiamenti climatici e adattamento al clima, benessere degli animali e uso efficiente delle risorse. Per questo è stato favorevolmente accolta l'intenzione della Commissione di destinare fondi “Orizzonte Europa” a sostegno di tali obiettivi.

Ricerca e innovazione sono infatti necessarie per incoraggiare la conversione verso il biologico e trovare alternative ad alcuni fattori di produzione sia nell'agricoltura che nella trasformazione, così da accrescere la redditività e garantire la disponibilità di alternative efficaci, quali soluzioni di controllo biologico, fertilizzanti e risorse genetiche che rafforzino i sistemi agricoli e aumentino la tolleranza alla siccità, agli organismi nocivi e alle malattie.

In questo senso, una maggiore e migliore cooperazione tra le comunità di ricerca che si occupano di agricoltura biologici e convenzionali, in particolare tramite il partenariato europeo per l'innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura (EIP-AGRI) potrebbe portare a risultati concreti a breve termine.