La relazione sottolinea la necessità di superare l'attuale frammentazione e complessità dell'architettura informatica globale all'interno dell'UE ed elaborare una politica comune di ciberdifesa, specialmente per far fronte al crescente numero di attacchi informatici e interferenze straniere degli ultimi anni.
Grazie anche al contributo del gruppo S&D, la relazione:
evidenzia inoltre la necessità di una maggiore cooperazione in materia tra UE e NATO basata sulla condivisione delle informazioni tra gruppi di risposta alle crisi informatiche, sullo scambio di migliori pratiche e su un miglioramento dell'addestramento, della ricerca e delle esercitazioni;
pone l’enfasi sulla creazione di un quadro normativo a livello internazionale, per contribuire realmente a progressi nell'ambito della responsabilità, del rispetto delle norme emergenti, della prevenzione dell'abuso delle tecnologie digitali e per promuovere un comportamento responsabile degli Stati nel ciberspazio;
evidenzia l’importanza della cooperazione con il settore privato e i portatori di interessi civili, comprese le industrie e le entità coinvolte nella gestione di infrastrutture critiche, nonché le PMI, la società civile, le organizzazioni e il mondo accademico.
Il testo é stato approvato con 591 voti favorevoli, 65 contrari e e26 astensioni.