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Mag

Sfide per gli organizzatori di eventi sportivi nell'ambiente digitale

La relazione si concentra sulla trasmissione illegale online di eventi sportivi (relatore Dzhambazki). La pirateria degli eventi sportivi, infatti, causa enormi danni sia al settore, generando, inoltre, un’ingente evasione fiscale, sia agli utenti finali, quali i tifosi, che possono essere oggetto di furto di dati o essere esposti a malawere. Tuttavia, diversamente da altri settori legati all’intrattenimento, la peculiarità degli eventi sportivi risiede nella diretta e, dunque, gran parte del valore economico è perso quando finisce, l’evento ed è dunque necessaria una reazione immediata che ponga fine alla suddetta trasmissione illegale. Proprio per la loro natura, la trasmissione degli eventi sportivi non è soggetta al diritto d’autore. Malgrado ciò, considerando il loro carattere unico e originale, tali eventi possono essere oggetto di una tutela analoga a quella prevista per le opere coperte da copyright. Il diritto dell’Unione non prevede ancora una protezione armonizzata per gli organizzatori di eventi sportivi, ma alcuni Stati membri prevedono una qualche forma di tutela, a cui consegue una frammentazione e un’incertezza giuridica tra i vari Stati.

La relazione ha accolto tutte le raccomandazioni presentate dal gruppo S&D, in particolare: l’enfasi posta sull’importanza sociale che riveste lo sport e la libertà dei giornalisti di coprire gli eventi sportivi; la precisazione che la responsabilità per la trasmissione illegale non ricade sui tifosi e gli utenti, spesso fruitori inconsapevoli; il fatto che blocco tempestivo dei contenuti illegali non può colpire i diritti fondamentali. Infine, viene specificato che tale materia dovrà essere inclusa nel Digital Service Act.

Il punto maggiormente controverso riguarda in particolare la nozione di “presunzione di illegalità” e, nello specifico, la previsione per cui i contenuti notificati da segnalatori affidabili certificati dovranno essere immediatamente (o comunque entro 30 minuti dalla ricezione della notifica) rimossi senza, dunque, che intervenga alcun controllo o supervisione da parte dell’autorità giudiziaria o amministrativa. Tale punto è stato fortemente sostenuto da Renew e PPE e fortemente osteggiato dagli altri gruppi, tra cui S&D. La soluzione di compromesso è stata raggiunta con la richiesta di split vote così da eliminare il riferimento esplicito alla “presunzione di illegalità.

Relazione approvata con 479 voti favorevoli.