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Un meccanismo UE di adeguamento del carbonio alla frontiera

L’introduzione di un Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), ossia un meccanismo di aggiustamento del prezzo del carbonio alla frontiera per i prodotti importati volto a ridurre il rischio di carbon leakage, fa parte delle misure previste dal nuovo Green Deal europeo. La Commissione Europea sta predisponendo un’iniziativa legislativa che verrà presentata a giugno 2021 e starebbe valutando due opzioni: una tassa sulle importazioni basata sul contenuto di CO2, o un obbligo per gli importatori di acquistare quote di emissioni all’equivalente del prezzo scambiato nel sistema ETS dell’UE.


Il CBAM servirebbe a creare un incentivo per le industrie europee e i partner commerciali dell'UE a decarbonizzare le proprie industrie e dunque sostenere le politiche climatiche dell'UE e globali, in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Il testo della relazione afferma in modo inequivocabile che un CBAM dovrebbe essere concepito esclusivamente per promuovere gli obiettivi climatici e non dovrebbe essere utilizzato impropriamente come strumento per rafforzare il protezionismo e che dunque dovrebbe essere in linea con le regole dell’OMC.

CBAM come risorsa propria del bilancio europeo

Il testo della ENVI sottolinea alcuni elementi importanti, che sono presenti anche nella relazione BUDG. In particolare: che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno concordato la creazione di nuove risorse proprie, compreso il CBAM, per il prossimo quadro finanziario pluriennale nell'accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché sulle nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia per l'introduzione di nuove risorse proprie (AII) e che dunque la risorsa propria basata sul CBAM faccia parte di un paniere di risorse proprie sufficiente a coprire il livello della spesa complessiva prevista per i costi di rimborso del capitale e degli interessi del prestito contratto nell'ambito dello strumento Next Generation EU, in linea con il principio di universalità del bilancio europeo.

Testo approvato con 444 voti favorevoli, 70 contrari, 181 asrensioni.