09
Feb

Nuovo piano d'azione per l'economia circolare

Lo scopo di questo Rapporto di Iniziativa è quello di elaborare una forte posizione del Parlamento in risposta al "nuovo piano d'azione per l'economia circolare" della Commissione europea presentato lo scorso marzo.

Il piano d'azione ha coperto molti aspetti e settori della transizione verso l'economia circolare. Lo stesso approccio è stato adottato dalla commissione ENVI nel suo report

Sono stati approvati 33 compromessi divisi in 6 diversi capitoli della relazione:

Capitolo 1 copre gli “introductory statement” ed in particolare gli aspetti legati alla ripresa Covid, investimenti per la transizione verso un'economia circolare, innovazione e digitalizzazione.

In questo capitolo, vengono definiti obiettivi e indicatori. che riflettono la necessità di un disaccoppiamento assoluto tra crescita economica ed uso delle risorse. Chiediamo obiettivi politici per garantire di essere sulla buona strada per realizzare un'economia completamente circolare entro i confini del nostro pianeta entro il 2050 al più tardi. Questo significa che dovremo passare rapidamente dal consumo di 2,8 pianeti di oggi a un consumo di meno di 1 pianeta. Chiediamo fortemente l'introduzione di un obiettivo vincolante intermedio per il 2030 per ridurre l'impronta ambientale dei materiali e del consumo dell'UE. Purtroppo non c'è stata una maggioranza per aggiungere un obiettivo ambizioso come la riduzione del 50%.

ll Capitolo 2 si concentra sulla necessità di una legislazione specifica per i prodotti sostenibili

Si sostiene la proposta della CE di proporre un'iniziativa legislativa sulle politiche dei prodotti sostenibili per stabilire principi orizzontali e requisiti vincolanti di efficienza delle risorse per i prodotti immessi sul mercato dell'UE.

Tra queste politiche solo per citare le più significative sono:

-Ampliare il campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile ai prodotti non connessi all'energia con requisiti specifici relativi all'efficienza delle risorse.

-Chiediamo alla Commissione di proporre un obiettivo vincolante per il “carbon footprint” dei materiali e di considerare requisiti obbligatori per aumentare la sostenibilità dei servizi

- L'introduzione di un passaporto per prodotti digitali

- L'importanza fondamentale di ottenere cicli di materiali non tossici e in grado di essere riparate

- Si chiede di rafforzare lo strumento dell'Eu Ecolabel e anche la necessità di proporre un'etichettatura verde per fornire ai consumatori informazioni sugli impatti ambientali e climatici dei prodotti

- Si richiedono azioni per aumentare la durata e la riparabilità dei prodotti e si da´ pieno sostegno all´iniziativa "Right2repair".

-La necessita´ di criteri e obiettivi minimi obbligatori per gli appalti pubblici verdi nella legislazione settoriale.

- Ricerca e innovazione in nuove tecnologie per migliorare la qualità della materia prima secondaria. Abbiamo insistito molto su questo paragrafo (paragrafo 16) per introdurre clausole di salvaguardia ambientale quando menzioniamo il riciclaggio chimico poiché non sappiamo ancora quali potrebbero essere i suoi impatti in termini di consumo di energia ed emissioni di CO2.

Il capitolo 3, mette in evidenza le principali catene del valore in cui invitiamo la CE a proporre nei prossimi anni nuove ambiziose politiche. In particolare abbiamo individuato la necessità di nuove azioni specifiche per prodotti elettronici e ICT, batterie e veicoli (come già presentato daCE lo scorso dicembre) e tessile. Ricordiamo alla CE di rispettare gli obblighi già previsti per imballaggi, microplastiche, rifiuti alimentari o edilizia e rifiuti di demolizione

Il Capitolo 4 si concentra sulla legislazione legata ai rifiuti. In questa parte del report, si riafferma il principio "prevenzione prima di tutto" come stabilito nella direttiva quadro sui rifiuti e si chiede alla Commissione di elaborare obiettivi di prevenzione specifici nella generazione dei rifiuti. Chiediamo la rapida applicazione del pacchetto sui rifiuti e di evitare il un “lock in effect” degli investimenti nell'incenerimento dei rifiuti che non consentiranno agli Stati membri di raggiungere gli obiettivi di riciclaggio.

Il capitolo 5 si concentra sull'obiettivo di far funzionare l´economia circolare per le persone, le regioni e le città. AM. In particolare, come Gruppo, siamo riusciti ad ottenere un chiaro collegamento tra il piano d´azione per l'economia circolare, il pilastro europeo per i diritti sociali e la strategia per la parità di genere. Viene, inoltre, sottolineata la necessità di una transizione giusta e il ruolo cruciale delle parti sociali.

Il Capitolo 6 si concentra sugli sforzi a livello globale per sostenere l'economia circolare. Si chiede alla Ue di continuare a mostrare una leadership globale sull'economia circolare e di sostenere la creazione di un accordo globale sull'inquinamento da plastica.

Il voto in plenaria non dovrebbe prevedere alcuna criticita´. Per ora e´ stata presentato un Emendamento da 71 deputati (Greens and Left) per migliorare il testo su CCS/CCU. Il nostro gruppo, come gia´ fatto in commissione, lo sosterra´.

Il rapporto è stato approvato con 667 voti favorevoli.