28
Mar

Prevenzione e repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime da una prospettiva di genere

L’aggiornamento della direttiva europea contro il traffico di esseri umani.

La tratta di esseri umani è un tipo moderno di schiavitù e costituisce un crimine chiaramente di genere: il 70% del numero totale di vittime individuate sono donne e ragazze. La tratta a scopo di sfruttamento sessuale è ancora la forma più diffusa di tratta (67% delle vittime registrate), seguita dallo sfruttamento del lavoro (21%).

Le donne e le ragazze rappresentano anche una percentuale importante delle vittime di altre forme di tratta, come lo sfruttamento forzato nelle attività domestiche e di cura, produzione, cibo, pulizia e altri settori. La maggior parte delle vittime registrate sono cittadini dell’UE, il 65% di loro sono cittadini dell’UE provenienti da Romania, Bulgaria, Paesi Bassi, Ungheria e Polonia.

Con questa risoluzione il Pe invita la Commissione europea a presentare rapidamente una nuova e ambiziosa strategia dell’UE per l’eliminazione della tratta di esseri umani, in sostituzione della precedente strategia dell’UE, che si è svolta dal 2012-2016, e di fare un passo avanti rispetto al ex strategia. Si richiede che gli Stati membri e la Commissione adottino misure concrete:

  • Depenalizzando l’attività della prostituzione, incluse le vittime della tratta, a cui devono essere forniti servizi di supporto.
  • Criminalizzando coloro che sfruttano le persone per profitto, inclusi compratori di sesso (clienti), trafficanti, sfruttatori e proprietari di bordelli.

Si richiede anche una chiara distinzione tra tratta di esseri umani e traffico di migranti e che la Commissione adotti tutte le misure necessarie per garantire che gli Stati membri recepiscano e applichino pienamente e correttamente la direttiva del 2011 sulla lotta alla tratta di esseri umani e la protezione delle vittime.