08
Mar

Terremoto Abruzzo

In commissione REGi abbiamo ottenuto che lo stanziamento recordo di 1,2 miliardi del Fondo di Solidarietà fosse cofinanziato fino al 95% con fondi europei per  le prime fasi della ricostruzione nei casi catastrofi naturali, con particolare riguardo ai beni culturali e alle infrastrutture primarie. Per l’Italia si tratta di poco più di 1 miliardo di euro che potrebbero essere immediatamente disponibili nella malaugurata ipotesi di nuove tragedia che sconvolgano il nostro territorio.

In seguito al Terremoto in Abbruzzo e al ripetersi degli eventi, la Commissione Europea, oltre a stanziare la somma più alta mai stanziata a titolo di Fondo di Solidarietà (1,2miliardi), aveva proposto - in caso di nuove calamità - la possibilità di cofinanziare al 100% con fondi europei i primi interventi di messa in salvaguardia del patrimonio. Una parte degli stati membri si era opposto strenuamente a questa possibilità (Germania, Olanda, in testa), sostenendo che in ogni caso i fondi europei avrebbero dovuto essere cofinanziati.

Noi siamo stati protagonisti in commissione REGI di una mediazione per trovare un accordo che apre alla possibilità di cofinanziare fino al 95% con fondi Europei, le prime fasi della ricostruzione nei casi catastrofi naturali, con particolare riguardo ai beni culturali e alle infrastrutture primarie. Per l’Italia si tratta di poco più di 1 miliardo di euro che potrebbero essere immediatamente disponibili nella malaugurata ipotesi di nuove tragedia che sconvolgano il nostro territorio.

Il compromesso raggiunto non ha soddisfatto appieno, perché ritenevamo necessario arrivare a cofinanziare al 100%, ma lo abbiamo votato consapevoli che la vera differenza, nella maggioranza dei casi, la può fare l’immediata disponibilità delle risorse. Esattamente quello che, grazie alla modifica, sarà possibile.