04
Mar

Condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili

Direttiva per condizioni di lavoro trasparenti nella UE. Lotta a ogni forma di precariato.

È in forte aumento il numero di cittadini europei che sono impiegati in forme di lavoro precarie, anche a causa della rapida espansione dell’economia e delle piattaforme digitali.

Le leggi degli stati membri UE faticano a tenere il passo con il progresso tecnologico e a governare l’impatto di queste nuove forme di lavoro sul benessere dei lavoratori. Ciò rende urgente e necessario aggiornare le norme di sicurezza sociale nell’Unione in modo da garantire a tutti un livello minimo di protezione sociale, indipendentemente dal loro tipo di contratto, compresi i contratti atipici.

Per questo motivo, su sollecitazione del Parlamento Europeo e nel quadro del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, la Commissione Europea ha presentato un’ambiziosa proposta di direttiva riguardante la creazione di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili in tutta l’UE, che mira, tra le altre cose, a introdurre una definizione a livello europeo del concetto di lavoratore, in modo tale che ogni forma di lavoro sia ugualmente, giuridicamente tutelata in tutta l’UE.

La delegazione del Partito Democratico e il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo si sono battuti affinché il testo contenesse obblighi per gli stati membri a risolvere la piaga delle forme più precarie di lavoro, come i contratti a zero ore e dei periodi di prova eccessivamente lunghi, che danneggiano soprattutto i più giovani.

I datori di lavoro dovranno inoltre notificare i lavoratori con sufficiente anticipo se un incarico viene cancellato all'ultimo minuto, nel caso del lavoro a chiamata. In caso contrario, dovranno affrontare sanzioni. Inoltre, le ore di formazione dovranno essere considerate come orario di lavoro e retribuite dal datore di lavoro.