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Dic

Nardella: Nuova Pac mina modello cooperativo

Una Politica Agricola Comune più debole e frammentata. È questo l’allarme emerso oggi durante l’incontro a Bruxelles, promosso dall’eurodeputato Dario Nardella, con il Presidente Raffaele Drei ed i rappresentanti di Confcooperative, dedicato ai rischi della nuova PAC delineata dalla proposta della Commissione europea per il bilancio pluriennale 2028-2034.

Secondo Nardella, la direzione scelta dall’esecutivo europeo “spinge verso una pericolosa rinazionalizzazione delle politiche e mina alla radice il modello cooperativo, uno dei pilastri dell’agricoltura italiana ed europea. Il passaggio da un finanziamento europeo stabile a una gestione nazionale, condizionata da equilibri politici interni, rischia di rompere la parità tra Stati membri e tra le stesse regioni, creando interventi disomogenei, costi aggiuntivi per le imprese agricole e un indebolimento del mercato unico. Allo stesso modo, l’introduzione del cofinanziamento obbligatorio con quote diverse per tipologia di intervento potrebbe ridurre le risorse disponibili per gli operatori e aumentare la complessità amministrativa — un rischio particolarmente rilevante per un Paese come l’Italia dove il ruolo delle regioni è forte e centrale.”

All’iniziativa hanno preso parte anche eurodeputati di diversi gruppi politici a conferma della crescente preoccupazione trasversale per il futuro del settore. Come sottolineato anche dai rappresentanti di Confcooperative, la prossima PAC dovrebbe dare maggiore spazio alle misure settoriali dedicate al sostegno delle filiere insieme ad un ripensamento degli strumenti previsti per la gestione delle crisi. Senza modifiche sostanziali il rischio è quello di lasciare soli agricoltori e cooperative davanti a sfide sempre più complesse.